Back to Work: riflessioni post-Covid sul rientro a lavoro

Settembre, si sa, è mese di ritorni. Benché il periodo di lockdown tra marzo e maggio sia stato un freno a mano improvviso per l’economia e le attività produttive del paese, in molti hanno osservato la tradizionale chiusura estiva, almeno per la settimana di Ferragosto. Vuoi perché tanti non hanno mai effettivamente smesso di lavorare – vedi i casi di aziende che hanno incoraggiato il telelavoro o il lavoro da remoto –, vuoi perché altri sono riusciti ad impegnare la permanenza obbligata in casa con corsi online, attività di formazione e/o imprenditoriali individuali, per tanti agosto è coinciso con un momento di effettiva pausa e di riposo.
Non parliamo necessariamente di giornate oziose, trascorse a non far nulla. Anzi, il caldo estivo ha attenuato ma non arrestato la virulenza dell’epidemia e non ha di certo allentato lo stretto monitoraggio sulla situazione Covid-19. L’attenzione resta alta e la ripresa di settembre è accompagnata da non poche remore circa l’effettiva riapertura in sicurezza delle scuole e degli uffici.

Agosto è stato anche un mese di transizione e di preparazione alla delicatissima ripresa di settembre. Il 10 agosto il MIUR ha attivato una sezione sul suo sito interamente dedicata alla riapertura delle scuole con tutti documenti utili alle scuole, ai docenti e alle famiglie per la partenza dell’anno scolastico 2020/2021. Nonostante ciò, molti aspetti sono ancora poco chiari oppure oggetto di controversie come l’argomento del trasporto pubblico o i margini di intervento delle Regioni che potrebbero creare condizioni diverse tra un luogo all’altro come è già successo in passato nella gestione dell’emergenza Covid. Resta inteso che l’applicazione delle norme previste per la riapertura degli asili e delle scuole, non esclude la possibilità di nuove chiusure qualora, negli scenari più pessimistici, dovessero verificarsi nuovi focolai.

Le incertezze che provengono dal mondo della scuola hanno un riflesso immediato sui genitori, che stanno provando a riportare le proprie vite lavorative alla normalità, non sapendo però come e in che misura la gestione familiare inciderà sul lavoro. Le aziende più strutturate e con più alto numero di dipendenti avevano già fatto previsioni di questo tipo, predisponendo programmi di remote working a lungo termine – per alcuni si parla di rientro in ufficio a gennaio 2021. Non tutti però dispongono dei mezzi per far fronte a questa situazione di emergenza prolungata. Molte piccole e medie imprese non sono riuscite ad onorare i contratti di affitto e sono state costrette e chiudere gli uffici; molti altri non hanno potuto investire risorse nelle disposizioni anti-Covid e nell’adeguamento degli spazi lavorativi per rispettare il distanziamento e gli standard igienici previsti dalle norme di Governo. 

Con una situazione sanitaria ancora molto instabile e dai risvolti difficilmente prevedibili, la parola d’ordine è cautela. Una soluzione già praticabile e, soprattutto economica, per un rientro in ufficio graduale e sicuro è rappresentata dai business centre. Avere la possibilità di fittare un ufficio solo all’occorrenza – e quindi solo per poche ore o per un determinato numero di giorni –  è per tante piccole imprese e ditte individuali un’opportunità irrinunciabile. Il Majestic Business Center ha attivato un’offerta specifica con soluzioni di Day Office e Temporary Office flessibili e modulabili per ogni tipo di business – PMI, start-up, studi professionali, ecc. I contratti sono semplici con un unico canone comprensivo di tutto, dalle utenze alle pulizie alla fornitura di cancelleria; i tempi sia di attivazione che di rescissione del servizio sono irrisori: si può avere uno spazio in esclusiva o in condivisione con brevissimo preavviso e con la possibilità di disdire in qualsiasi momento.  Il Business Center, inoltre, si fa carico per conto del cliente dell’applicazione delle misure anti-Covid garantendo il pieno rispetto degli standard di legge.

Diversamente dalla ripartenza confusa e disorganizzata di maggio, il rientro di settembre porta con sé anche una maggiore consapevolezza dei rischi e un più alto grado di familiarità con gli strumenti del lavoro agile. Le soluzioni per uffici smart e flessibili offrono un’alternativa concreta ed economica a quanti si trovano oggi nella difficile posizione di stabilire le modalità di ritorno a lavoro per sé e per i propri dipendenti.

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