Parliamo di smart-working: cosa ne pensano i lavoratori e quali sono i pro e i contro

Prima della pandemia il lavoro da casa era applicato solo ad alcuni tipi di lavoro e in determinate condizioni. La pandemia di Covid-19 e le misure restrittive dei vari DPCM, hanno allargato questa modalità di lavoro praticamente a tutti coloro che potessero applicarlo. Da un giorno all’altro migliaia di persone si sono ritrovate a lavorare da casa sotto la formula ormai usatissima di smart working.

In realtà, per smart working si intende una modalità di lavoro flessibile, non subordinata a specifici luoghi e orari e maggiormente collegata al raggiungimento di obiettivi. È il tipo di lavoro che fanno ad esempio i consulenti, i freelancer, i designer, ecc. che non hanno un ufficio fisso ma lavorano da casa o ovunque vogliano. Di recente, complice il lockdown e l’impossibilità di lasciare le proprie abitazioni, un gran numero di lavoratori “normali” si sono trasformati in lavoratori “smart”.

Il lavoro da remoto è stato giudicato molto positivamente dai lavoratori per quanto riguarda la maggiore flessibilità, la possibilità di lavorare idealmente da qualsiasi posto, la riduzione dei tempi di commuting. Ovviamente, non ci sono solo aspetti positivi e le difficoltà del lavoro da remoto si stanno rivelando man mano che passa il tempo e le persone trovano sempre più difficile bilanciare vita privata e vita lavorativa.

Un rapporto di Buffer sullo stato del remote working nel 2020 rivela che il 20% degli intervistati lamenta la mancanza di comunicazione e di collaborazione che si realizza più spontaneamente dal vivo che in chat o videochiamata. Il 20% confessa anche un marcato aumento del senso di solitudine. Tutto ciò a lungo andare incide sulla motivazione e sulla felicità dei lavoratori e, in ultima analisi, anche sulla loro produttività.

Un’altra difficoltà largamente percepita è la sovrapposizione tra la sfera lavorativa e quella personale, che per molti significa anche familiare. Lavorare da casa richiede autodisciplina, capacità di rimanere concentrati, una postazione tranquilla per evitare le distrazioni. Condizioni non sempre facili da ricreare in un contesto di convivenza familiare, ancora meno quando ci sono dei bambini di cui occuparsi per i pasti, il gioco, la didattica a distanza.

Le misure di lockdown hanno sottolineato il valore della flessibilità sul posto di lavoro, soprattutto per i lavoratori con figli. Qui al Majestic molti membri della community stanno sperimentando soluzioni ibride dove il lavoro da casa è alternato a incontri de visu resi possibili dal fatto che la struttura è stata immediatamente adeguata per rispettare le misure di prevenzione del contagio. Le soluzioni di day office e co-working sono appositamente pensate per chi ha bisogno di un ufficio saltuariamente o per chi preferisce gli ambienti condivisi.

 Inoltre, i genitori possono approfittare della vicina scuola per l’infanzia Mano nella Mano, con un micronido per i piccoli fino ai 3 anni, un asilo nido per bambini dai 3 ai 5 anni e servizi per l’infanzia come il doposcuola, la mensa e il baby parking per ogni età. I membri della Community beneficiano anche di una speciale convenzione con Mano nella Mano, per cui i servizi sono scontati per clienti del Majestic. Contattaci per ricevere maggiori informazioni sulle nostre soluzioni flessibili e sulla partnership con Mano nella Mano.

La pandemia sta mettendo a dura prova la resistenza all’ansia e allo stress di tutti i lavoratori. Una vita lavorativa piena, stimolante e sicura è possibile solo se si dà priorità alla flessibilità e al benessere delle persone.

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